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NERO ESPRESSIVO a Stepartfair Milano scultura

quadri neri e sculture

il progetto presentato a stepartfair Milano scultura si articola in due fasi: una fisica e l'altra d'osservazione

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Il nero assorbe tutta la luce visibile e restituisce  una percezione  visiva caratterizzata dall’assenza  di qualsiasi sensazione colorata.
Il progetto artistico è teso a sconfinare oltre le caratteristiche fisiche del non colore e a superare i preconcetti attribuiti al nero per riuscire ad esprimerne la potenza, l’eleganza e l’espressività.
Questa assenza del colore delle opere è stata colmata con geometrie orientate e riflettenti su superfici modulate da una disciplina razionale: la matematica integrata in espressione artistica.
La scultura tecnologica libera i solchi, asporta la materia e pratica le inclinazioni che, in quanto riflettenti, destabilizzano il nero e lo contaminano facendolo virare sulla scala dei grigi fino all’antagonista bianco
La struttura plastica e la luce sono complici e protagoniste del progetto.

stepartfair, milano scultura

stepartfair Milano scultura

Dallo sguardo all’ osservazione
La seconda fase del progetto cerca di condurre l’osservatore ad abbandonare gli schemi convenzionali a beneficio di nuovi sistemi emozionali scaturiti non dal colore, ma dalla dinamicità del tratto.
L’osservazione dell’opera avverrà in presenza di un’illuminazione forzata e dinamica.
Amplificare le ombre non ha come obiettivo generare un effetto immaginario; il desiderio non è stupire, ma far osservare in modo evidente e nuovo le forme e le ombre.
In questa fase la dinamicità della luce non deve essere utilizzata come elemento di valutazione dell’opera, ma come guida ad una osservazione più consapevole, approfondita e dinamica.  
Utilizzando questa metodologia la visione dell’opera in presenza di luce naturale, seppur in maniera più pacata, provoca mutamenti di visuale e destabilizza l’osservazione approssimativa.
I particolari, unità indipendenti tra loro, risultano un insieme indivisibile che si manifesta nella complessità delle forme e muta al variare della visione prospettica.

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